
05 – 27 febbraio 2022
Villa Caldogno – Via Zanella, 3 36030 Caldogno (VI)
Costo ingresso: villa e bunker, esposizioni temporanee 5€
Green Pass Rafforzato
Organizzazione a cura di Associazione VenetArt e Qu.Bi Gallery.
Ingresso a pagamento.
E Penelope tesse…
Il pensiero artistico di Etta Scotti è fortemente radicato nella tradizione classica e con una particolare attenzione alle figure femminili.
Ma la citazione dell’antico racchiude nella sua pittura una forza e una sofferenza tutte moderne che alludono al passato non come reperto ma come carne e sangue dell’universo contemporaneo.
“La mia rappresentazione – scrive l’Artista – si serve di figure ormai inerti alla possibilità di reazione e drammaticamente espressive per la consapevolezza della propria sorte”.
Sono parole che pesano come pietre sull’ottimismo dei, per la verità non molto notevoli, passi compiuti dall’emancipazione o anche semplicemente della presa di coscienza di una considerevole parte del mondo moderno, e persino delle donne stesse, sul loro ruolo fondamentale.
Bisogna ammettere infatti che, salvo eccezioni e prevalentemente nelle aree di cultura occidentale, non esiste ancora una generalizzata condizione femminile che si possa definire veramente autonoma e paritaria rispetto al maschile.
Etta Scotti racconta tutto ciò attraverso l’interpretazione di figure mitologiche: donne che si sono confrontate con la realtà del proprio tempo con tutto il coraggio fisico e spirituale, con l’amore ma anche con il dolore spesso determinato dalla funzione cui erano relegate all’interno della società cui appartenevano e non certo per loro libera scelta.
Arianna, Cassandra, Dafne, Ecuba, Elettra, Didone, Lucrezia e molte altre ancora, persino le cariatidi, rappresentano nei lavori dell’artista con essenziale incisività pittorica altrettanti archetipi che si riflettono in un’attualità dove Penelope continua a tessere pensieri segreti in un mondo che non si cura di conoscerli.
Testo di Giovanna Grossato
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CHI
È
Etta Scotti
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Etta Scotti (Teramo, 1943) inizia a dipingere molto giovane e si diploma all’Istituto d’Arte “Pietro Selvatico” di Padova. Successivamente frequenta la Libera Scuola di Nudo dell’Accademia di Belle Arti a Venezia. Nel 1961 ottiene il Primo Premio e la Medaglia d’Oro alla Mostra d’Arte degli Studenti Italiani presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma. Dal 1970 inizia ad approfondire gli studi di didattica per l’apprendimento del linguaggio visivo, dell’educazione all’immagine e per l’approfondimento in età scolare del gioco creativo coordinando corsi di aggiornamento per insegnanti e interventi specializzati durante le ore curricolari.
La carriera giovanile
Nel 1971 è ospite di ArteFiera Vicenza per l’oreficeria con le sue incisioni su argento.
Insegna Disegno e storia dell’arte alla scuola superiore e collabora con l’Istituto Culturale di Scienze Sociali “Nicolò Rezzara” e la Biblioteca Bertoliana di Vicenza, tenendo esposizioni a Palazzo Costantini dedicate agli itinerari didattico-pedagogici per le scuole della città.
Ancora per la Bertoliana, e a uso delle scuole della provincia, pubblica il volume Viaggio nell’espressione figurativa: il pianeta Arcimboldo (1987). Nello stesso anno è invitata con il suo gruppo di ricerca a realizzare una ex tempore presso Palazzo Grassi a Venezia durante la mostra dedicata all’artista milanese.
È tra i relatori alla Fiera del libro di Bologna nella tavola rotonda “La parola ad educatori, illustratori e scrittori”, indetta all’interno della Mostra sull’Informazione per Ragazzi.
Non solo pittura
Nel 1992 cura l’esposizione Qui Vicenza. Perché consumare il mondo? Dieci anni della scuola vicentina per l’ambiente nella Basilica Palladiana, coordinando l’allestimento delle opere di ottomila allievi delle scuole di primo e secondo grado. In occasione del restauro della chiesa dei Filippini a Vicenza pubblica due serigrafie in novanta esemplari, e per gli eventi celebrativi del centoventesimo anniversario della Croce Rossa Italiana una tiratura serigrafica, manifesti e scenografie.
Crea le scenografie e i costumi di alcuni spettacoli di danza tenutisi presso la Basilica Palladiana e il Teatro Roma di Vicenza.
È fondatrice nel 1992 di A.R.C.A. (Associazione Ricerca Culturale Artistica).
La cultura come motore
Si dedica anche al ritratto con una tecnica a velature immortalando, tra gli altri, attori di teatro quali Valeria Moriconi, Paola Quattrini.
Segue seminari di archeologia a Tarquinia e Cerveteri, partecipando attivamente agli scavi e ai restauri. Negli anni Settanta conduce a Parigi presso il Musée de l’Homme diverse ricerche sulle culture popolari, volàno per le sue esperienze legate alle maschere sul mito e alle testine per il teatro dei burattini.
Espone in numerose personali e collettive, in Italia e all’estero (in particolare Svezia, Argentina e Iraq). Le sue opere sono entrate a far parte di alcune note collezioni private e pubbliche, come la Collezione Magnani, la Collezione Sacis RAI, la Collezione Intercontinentale Assicurazioni, la Collezione dell’Ambasciata Italiana di Stoccolma.
Organizzazione a cura di Associazione VenetArt e Qu.Bi Gallery. Con il patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Caldogno.
Ingresso a pagamento.

QUANDO?
La mostra Etta Scotti. Dietro il mito: figure femminili di ieri nell’oggi aprirà al pubblico sabato 5 febbraio 2022 e si potrà visitare fino a domenica 27 febbraio 2022 il venerdì dalle 15.00 alle 18.00, il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
L’inaugurazione si terrà venerdì 4 febbraio 2022 alle 18.30
Ingresso a pagamento.

DOVE?
La mostra Etta Scotti. Dietro il mito: figure femminili di ieri nell’oggi è allestita all’interno del Seminterrato di Villa Caldogno ed è aperta al pubblico da sabato 5 febbraio a domenica 27 febbraio 2022, il venerdì dalle 15.00 alle 18.00 e il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Ingresso a pagamento.
MISURE ANTI COVID-19
Saranno adottate misure anti Covid-19 e saranno valide tutte le norme nazionali e regionali in vigore al momento dell’evento.
Per accedere alla Villa e visitare la mostra è obbligatorio esibire il Green Pass rafforzato.
Ingresso a pagamento.
COME CONTATTARE I CURATORI?
Associazione VenetArt
www.venetart.it – associazionevenetart@gmail.com
Qu.Bi Gallery
qubigallery@gmail.com – Tel. 0444 1801924
Figure ormai inerti alla possibilità di reazione e drammaticamente espressive
VenetArt & Qu.Bi Gallery
ETTA SCOTTI. Dietro il mito: figure femminili di ieri nell’oggi
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2 risposte a ">>ETTA SCOTTI. DIETRO IL MITO: FIGURE FEMMINILI DI IERI NELL’OGGI"