
05 – 27 febbraio 2022
Villa Caldogno – Via Zanella, 3 36030 Caldogno (VI)
Costo ingresso: villa e bunker, esposizioni temporanee 5€
Green Pass Rafforzato
Organizzazione a cura di Associazione VenetArt e Qu.Bi Gallery.
A chi è rivolto: Amanti di arte contemporanea; Appassionati di mitologia; Curiosi di approfondire la riflessione sulla presa di coscienza del ruolo della donna nella società contemporanea.
English version here >> ETTA SCOTTI. DIETRO IL MITO: FIGURE FEMMINILI DI IERI NELL’OGGI | ETTA SCOTTI. BEHIND THE MYTH: FEMALE FIGURES OF YESTERDAY IN THE PRESENT DAY

L’esposizione, inaugurata nella serata del 04 febbraio, proseguirà fino al 27 febbraio 2022 nel seminterrato di Villa Caldogno a Caldogno (VI). Questa è una mostra personale di Etta Scotti, organizzata da Associazione VenetArt e Qu.Bi Gallery, con il patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Caldogno.
La mostra è ospitata in Villa Caldogno, una villa palladiana situata al centro del paese di Caldogno che si presta spesso a manifestazioni a fine artistico e culturale. Al piano seminterrato, un recente restauro ha riportato a vista il sistema cinquecentesco di canalizzazione ad uso domestico delle acque e i preesistenti muri tardo medievali.

Etta Scotti, classe 1943 originaria di Teramo, inizia a dipingere in giovane età e approfondisce la sua spiccata attitudine artistica nel suo percorso si studi prima a Padova e poi a Venezia. Negli anni Settanta inizia la sua carriera sia artistica che di insegnamento con riconoscimenti, esposizioni, pubblicazioni ricerche e approfondimenti. Negli anni stessi anni conduce a Parigi, presso il Musée de l’Homme, diverse ricerche sulle culture popolari, volàno per le sue esperienze legate alle maschere sul mito e alle testine per il teatro dei burattini. Nel 1992 cura l’esposizione Qui Vicenza. Perché consumare il mondo? Dieci anni della scuola vicentina per l’ambiente nella Basilica Palladiana, coordinando l’allestimento delle opere di ottomila allievi delle scuole di primo e secondo grado. Crea scenografie e costumi di alcuni spettacoli di danza tenutisi presso la Basilica Palladiana e il Teatro Roma di Vicenza. È fondatrice nel 1992 di A.R.C.A. (Associazione Ricerca Culturale Artistica). Si dedica anche al ritratto con una tecnica a velature immortalando, tra gli altri, attori di teatro. Segue seminari di archeologia a Tarquinia e Cerveteri, partecipando attivamente agli scavi e ai restauri. Espone in numerose personali e collettive, in Italia e all’estero (in particolare Svezia, Argentina e Iraq). Le sue opere sono entrate a far parte di alcune note collezioni private e pubbliche, come la Collezione Magnani, la Collezione Sacis RAI, la Collezione Intercontinentale Assicurazioni, la Collezione dell’Ambasciata Italiana di Stoccolma.

ETTA SCOTTI. DIETRO IL MITO: FIGURE FEMMINILI DI IERI NELL’OGGI è stata introdotta dalla dottoressa Grossato Giovanna, durante la serata di apertura, che ha prestato una riflessione approfondita sulle figure femminili della mitologia mettendole in correlazione con le figure che l’artista ha ripreso all’interno delle sue opere. Attraverso i racconti delle esperienze di queste donne, si evidenzia il confronto che hanno sostenuto con la realtà del tempo in cui vivevano e con il ruolo a loro destinato dalla società loro coeva. Queste figure antiche, attraverso l’incisività pittorica di Etta Scotti, diventano archetipi che si riflettono in una quotidianità contemporanea in cui l’emancipazione femminile e la presa di coscienza del ruolo fondamentale della donna sembra aver compiuto solo alcuni passi in avanti in un percorso ancora lungo.

Le opere esposte, realizzate da Etta Scotti, sono ispirate ad alcune figure femminili dei miti che sono reinterpretate attraverso la sua personale chiave artistica. Alcune delle sue realizzazioni includono elementi tridimensionali all’interno della tela stessa oppure apposti sulla cornice, che approfondiscono il tema dipinto. I colori ricorrenti nelle sue opere comprendono i toni del blu, del rosa e del rosso che vengono declinati in contrasto o in tono sul tono a seconda dell’aspetto del raconto che Etta ha deciso di immortalare. Un’altra caratteristica interessante delle sue opere sono le cornici. Queste sono state scelte dall’artista per mettere in risalto la figura o il tema affrontato, quindi sono parte integrante della suo opera e aiutando il visitatore a immergersi nella situazione illustrata nel dipinto.

Le sale del seminterrato della Villa grazie alla loro conformazione architettonica, aumentano l’intimità della riflessione che si sviluppa nel visitatore mano a mano che si addentra nel percorso espositivo. La percezione degli interrogativi che prendono forma dalle figure che animano i quadri di Etta Scotti, destano una profonda reazione nell’intimo della persona che ha la possibilità di vivere la mostra. Attraverso gli sguardi e gli occhi che restituiscono lo sguardo dalla tela, la persona si sente interrogata non solo nella sua conoscenza della storia che è stata tramandata da tempi lontani ma, specialmente, nel ruolo che questi miti svolgono ancora all’interno della società contemporanea. Tanto che si arriva a chiedersi se siamo veramente così lontani da quei tempi antichi in cui queste storie sono state vissute e assurte come esempio.




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Consiglio: Prima di andare dai un’occhiata ai miti di Didone, Penelope, Cassandra, Arianna, Dafne, Elettra e Lucrezia. Aiuterà molto a vivere questa esposizione!
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