
Dal 02/10/2021 Al 09/01/2022
Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza – Contrà Santa Corona, 4 36100 Vicenza (VI)
Ingresso: 3€ (Biglietto singolo per il museo Naturalistico Archeologico)
Richiesto Green Pass
Realizzato in occasione di: Vicenza e la montagna, XII edizione rassegna
Organizzato da: CAI, GM, SAV, MontagnaViva – Climbing Team di Costabissara e Gruppo Neveroccia di Arcugnano
A chi è rivolto: Amanti di fotografia; Appassionati di poesia; Curiosi di arte impegnata in una ricerca ambientalista.
L’esposizione inaugurata il 2 ottobre nel chiostro del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza, è stata prorogata fino al 9 gennaio 2022. Questa mostra è stata pensata nell’ambito della dodicesima rassegna Vicenza e la montagna realizzata da CAI (Club Alpino italiano sezione di Vicenza), GM (Giovane Montagna sezione di Vicenza), SAV (Società Alpinisti Vicentini), l’Associazione MontagnaViva – Climbing Team di Costabissara e il Gruppo Neveroccia di Arcugnano. In questa edizione si è attivata una collaborazione con il Museo di Santa Corona, e il patrocinio del comune di Vicenza e dei Musei Civici Vicenza.

Il Museo Archeologico Naturalistico di Vicenza conserva raccolte naturalistiche e archeologiche dal 1991, anno in cui sono state trasferite da Palazzo Chiericati. Il complesso architettonico è composto dai due chiostri che affiancano la chiesa di Santa Corona nel centro città. La collezione è organizzata in due sezioni: una naturalistica che presenta la realtà del territorio con un focus sui Colli Berici e una archeologica che documenta la presenza dell’uomo nel territorio vicentino dal Paleolitico all’età longobarda.

Con la loro partenza nacque il sogno di un ritorno è una mostra personale di Opher Thomson. Attraverso la sua ricerca artistica, che intreccia i media della scrittura, fotografia e regia di film, l’artista interroga i concetti di casa e i significati di luogo e paesaggio. Nella sua analisi si sofferma sugli ambienti che stanno ai margini della società contemporanea e li usa come lenti attraverso cui indagare la condizione dell’uomo nella società odierna. Le sue opere cinematografiche sono state presentate a Tallinn Black Nights, Torino Film Festival e Camerimage, e importanti festival cinematografici internazionali. Dalla sua opera The New Wild: Vita nelle terre abbandonate, che è stata distribuita nei cinema di tutta Italia, è stato tratto un libro. Questo film è ora disponibile anche online.

La mostra è allestita al primo piano del museo di Santa Corona, nel corridoio che collega le sale dedicate alle sezioni del Neolitico, Mesolitico e Paleolitico. Le foto, per la maggior parte sui toni del seppia, e i testi, in lingua italiana e inglese, sono esposti su pannelli autoportanti in legno accostati alle pareti che ne permettono agevolmente la lettura.
L’indagine dell’artista, sulla relazione atavica dell’uomo con l’ambiente naturale montano, è sottolineata dagli scorci dati dalle sale che presentano la collezione stabile del museo. Il collegamento che si instaura tra gli spazi vuoti e abbandonati, retaggi di un diverso modo di vivere, che sono stati fotografati e descritti da Opher Thomson e i reperti esposti nelle teche, crea un ambiente immersivo in cui il visitatore è invitato a entrare e a esplorare liberamente.

La commistione di testi, video e fotografie rivelano il cambiamento avvenuto nel rapporto tra uomo e natura partendo dalle case abbandonate. Il sogno, che l’artista racconta durante il percorso espositivo, fa immaginare un mondo naturale che è distante dal mondo cittadino moderno. Questo, intesse un dialogo intimo con la parte più profonda della persona che vede la mostra smuovendo emozioni intense.

I rimandi, tra l’esposizione temporanea di Opher Thomson e la collezione permanente del Museo Naturalistico e Archeologico di Vicenza, permettono la creazione di un percorso in cui la singola persona si immerge e viene toccata la parte più recondita del suo io. Questa mostra è riuscita a rafforzare il collegamento tra memoria e sogno, coinvolgendo il visitatore senza bisogno di spiegazioni.



Consiglio: Immergersi senza spiegazioni
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Una risposta a "Con la loro partenza nacque il sogno di un ritorno"