Il Festival che celebra il femminile nell’arte contemporanea

Mostra d’arte contemporanea
Cosa vuoi da me?
Mostre fotografiche
Dalle Donne, per le Donne
Women For Freedom
Dal 19/11/2021 Al 28/11/2021
Palazzo Bonaguro – Via Angarano 77, 36061 Bassano del Grappa (VI)
Costo Ingresso Gratuito
Richiesto Green Pass
Curato da: Associazione Women For Freedom
Promosso da: Associazione Women for Freedom
Adatto a: appassionati di arte contemporanea, video art e graphic art; amanti della fotografia; chi è interessato a scoprire la possibilità di riscatto e di rinascita per tutte quelle donne che hanno subito una qualsiasi forma di violenza e alle associazioni che si adoperano in questo campo.

Il Festival si sviluppa in 10 giorni all’interno dei territori dei comuni di Bassano del Grappa, Nove, Marostica e San Giorgio in Bosco. L’inaugurazione è avvenuta attraverso la composizione dell’installazione Women For Freedom, realizzata dagli studenti del liceo artistico di Nove. Il calendario di questo festival è degno di nota sia per la vastità delle proposte, adatte a tutti, che per la coerenza con cui sono state scelte e coordinate le varie esperienze. All’interno di Palazzo Bonaguro, ci sono le mostre fotografiche Women For Freedom di Linda Scuizzato e Nicola Zolin e Dalle donne, per le donne di Raffaella Bordini, la mostra di poesia concreta Concrete Freedom curata da BBDB Studio di Bassano del Grappa, la mostra d’arte contemporanea Cosa vuoi da me? concessa da Costenaro Assicurazioni, la stanza con le scarpe rosse e una stanza in cui poter scattare foto e selfie suggestivi. Le esposizioni saranno visitabili per tutta la durata del festival.

Palazzo Bonaguro è una delle quattro sedi dei musei civici di Bassano del Grappa e conserva le collezioni di storia naturali antiche e recenti. La collezione si è sviluppata attraverso doni e lasciti testamentari di illustri cittadini bassanesi; l’iniziatore è stato Gianbattista Brocchi nel 1828. Il palazzo risale al XV secolo ed è stato voluto dalla famiglia veneziana dei Veggia. L’arricchimento del palazzo è conseguenza del passaggio fra famiglie veneziane dal XVII e il XX secolo.
Le mostre, promosse da Women for Freedom, ruotano attorno alle tematiche della violenza di genere e sulle donne e all’indagine sulla fragilità di questa condizione. Delle molte esposizioni che si possono trovare all’interno del palazzo, due hanno particolarmente colpito per la loro modalità espositiva e per le modalità con cui sono indagate le tematiche.

Cosa Vuoi da me? è un’installazione posta all’entrata del palazzo e si presenta come una parete costruita da scatole che contengono ognuna una voce, forte ed intensa. L’esposizione è promossa da Ivano Costerano con opere realizzate dagli studenti del Liceo artistico De Fabris di Nove. Questo mecenate bassanese, grazie alla collaborazione con la docente Adriana Sasso e il prof. Guzzo, ha offerto, agli alunni delle classi quarte e quinte, la possibilità di indagare il tema della violenza e di concretizzarla all’interno di una scatola di legno della Cavit. I risultati che ne sono scaturiti sono di una espressività tale da poter affermare che contribuiscono a creare una innovativa simbolicità, degna della più elevata produzione artistica.


Dalle Donne, per le Donne è una mostra fotografica presentata da Raffaella Bordini, esposta al piano nobile del palazzo. Il lavoro qui proposto è un’indagine sulla condizione della donna maltrattata e una denuncia di questa situazione. Le immagini esposte lungo il percorso sono accompagnate da frasi e poesie che contribuiscono ad evocare e approfondire il tema indagato. La qualità espressiva e artistica di queste foto sono di altissimo livello e permettono di creare un legame empatico anche nel più distratto degli osservatori.
L’Associazione Women For Freedom ha attivato in tutto il mondo molti progetti volti al miglioramento della condizione di donne e bambini e bambine che vivono in condizioni estreme. La realizzazione di questa prima edizione del festival si propone di accrescere la sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne e su bambini e bambine. La presenza di alcuni video all’interno del percorso espositivo aiuta la comprensione dei progetti promossi dall’associazione e delle motivazioni che hanno mosso molti ad intraprendere questi progetti. A contribuire alla loro realizzazione sono concorsi anche alcuni artisti e Federico Buffa che si è offerto di raccontare la storia di Lily Thapa.
Un festival che si prospetta pieno di spunti di riflessione e occasioni di contatto per contribuire a creare un società capace di tutelare i più deboli.

Consiglio: prenotatevi agli eventi proposti, ne vale la pena.
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