FRAGILE come carta / FRAGILE Like Paper. 5^ edizione

Dal 23/10/2021 Al 27/03/2022
Museo Civico di Palazzo Fogazzaro – Via Fratelli Pasini, 44 36015 Schio (VI)
Ingresso a pagamento
Richiesto Green Pass Rafforzato
Curatela di Valeria Bertesina
Co-curatore per la Romania Ovidiu Pecta
Collaborazione e Organizzazione Liana Ferretti di Ufficio Cultura Comune di Schio
A chi è rivolto: Amanti di arte contemporanea; Appassionati di opere di carta, su carta e con carta; Curiosi di approfondire e dialogare con le sfaccettature di “fragile come carta”.

L’esposizione inaugurata il 23 ottobre 2021 a Schio, con gli artisti e le autorità presenti, si tiene presso la sede del museo civico di palazzo Fogazzaro e si è conclusa il 27 marzo 2022. In questa esposizione sono state presentate le opere di circa 80 artisti da tutto il mondo, con un’attenzione particolare verso il paese ospite, la Romania, attraverso la selezione effettuata dal co-curatore Ovidiu Petca.

Palazzo Fogazzaro venne costruito per Mariano Fogazzaro, a Schio, nel 1810 dall’architetto Carlo Barrera di Lugano, che aveva già progettato Palazzo Garbin e stava presiedendo ai lavori del Duomo di San Pietro. Il Palazzo rientra nella tipologia degli edifici palladiani e sorge su un sito precedentemente occupato da un opificio per la cardatura dei panni, di proprietà della famiglia Fogazzaro che affonda le sue origini a Staro. Questa famiglia iniziò a lavorare nel campo dell’arte laniera agli inizi del Settecento e già verso la metà del secolo il loro lanificio arrivava ad impiegare un centinaio di persone ed era considerato di notevole importanza. L’edificio venne occupato dalle truppe italiane durante la prima guerra mondiale e successivamente, durante il XX secolo, molti organismi e istituzioni si sono avvicendati in questa sede. Venne poi acquistato dal Comune nel 1948 e sottoposto nel 1960 ad un primo restauro. Negli anni 2002 – 2003, si attuarono altri restauri che hanno comportato il consolidamento strutturale, il recupero del piano seminterrato, il parziale restauro della sala degli affreschi e il restauro dei pavimenti alla veneziana. Mentre, il rifacimento della pavimentazione del cortile si è realizzato nel 2010.
Nel 2021 Palazzo Fogazzaro diventa sede del museo civico ed è sede della Collezione Civica del Comune di Schio, con opere dal XIII secolo ai giorni nostri e una sezione dedicata ai libri d’artista. La Collezione è il risultato di numerose donazioni che sono andate a comporre un’eredità culturale per la città che è anche fonte di stimolo e di confronto per le nuove generazioni di artisti. Da diversi anni, infatti, questi hanno a disposizione uno spazio e un’attenzione particolari. Palazzo Fogazzaro è divenuto luogo di numerose iniziative che ne rinnovano continuamente l’allestimento, aprendo così le sue porte ad ogni forma artistica e diversificando l’esperienza che si può fruire ogni volta che si varca la soglia.

Il museo civico di Palazzo Fogazzaro è inserito nella rete dei Musei dell’Alto Vicentino. Nato nel 2001 dall’esigenza, sentita dalle Amministrazioni comunali di dieci comuni, di uno strumento per favorire gli scambi di competenze e una gestione virtuosa delle risorse economiche nel settore culturale dei musei. Nel 2011 cambia il nome di riferimento in “Musei Altovicentino”, quello che lo identifica tutt’ora, che meglio rispecchia la cura per il patrimonio culturale e la collaborazione allargata in ambito territoriale con nuovi obiettivi di qualità da parte delle istituzioni coinvolte. Nel 2014 viene sottoscritto un nuovo testo di convenzione, con il quale si rinforza il coordinamento della programmazione e si riorganizza la partecipazione degli uffici competenti dei comuni convenzionati, che assumono un ruolo più attivo nella realizzazione di programmi e progetti.
Dal primo gruppo di 10 Comuni che diedero avviarono il progetto, oggi 15 Amministrazioni partecipano a Musei Altovicentino. All’interno sono compresi oltre 40 tra musei, mostre permanenti, siti, giardini botanici e centri di interpretazione con finalità didattiche, 18 sono pubbliche e le altre sono private, di cui 11 sono i musei riconosciuti. Questi sono stati realizzati grazie alla volontà e alla passione di cittadini che si sono impegnati a ricostruire il patrimonio culturale, restituendo importanti testimonianze della storia delle comunità di appartenenza. La qualità di questo lavoro è apprezzata dalle Amministrazioni locali, tanto che hanno incluso questi servizi tra l’offerta culturale, sostenendo anche le iniziative private. L’importanza di un coordinamento tra queste diverse realtà e Musei Altovicentino e la promozione di azioni congiunte, rappresenta un’efficace strumento di intervento e di promozione dei molteplici aspetti dell’identità culturale, economica e sociale del territorio. L’ufficio ha sede a Malo, capofila del progetto di Musei Altovicentino. Il Centro Servizi e Informazioni svolge attività di consulenza per i musei e favorisce ricerche interdisciplinari, funge da ufficio informazioni e da agenzia di promozione, occupandosi della comunicazione di Musei Altovicentino e curando il materiale promozionale e informativo sull’offerta della rete dei musei. Ha una particolare attenzione per il mondo della scuola.
«Un coordinamento per la promozione, valore aggiunto per gli operatori museali.»
Rete dei Musei dell’Alto Vicentino



Biennale internazionale di opere di Carta giunta alla 5^ edizione. Il tema proposto è Fragile come carta | Fargile Like Paper e un titolo dagli estesi confini, modellabili a piacimento dalla creatività e dal pensiero degli artisti. Se si sofferma l’attenzione sul secondo termine della similitudine, sulle qualità materiche della carta, ecco che il materiale che supporta o costituisce le opere di questa biennale conquista il centro dell’attenzione. La carta, fragile e deperibile, è ecologica, plasmabile, proteiforme e illusionistica, in questo modo si fa carico di molteplici implicazioni etiche, sociali e ambientali che catturano e mettono in dubbio lo stile di vita consumistico contemporaneo.

Quando l’accento è posto sull’aggettivo, invece, si va a toccare uno dei temi centrali del pensiero, dell’arte e della letteratura: la fragilità della vita umana. Questa riflessione, sempre presente in campo artistico letterario, è rinnovata attraverso l’accostamento al materiale cartaceo, il secondo termine di paragone, che si discosta da altri materiali a cui è stata paragonata la fragilità umana. Inoltre, è un tema, la fragilità, che si è calato nella nostra quotidianità attraverso la pandemia che, improvvisamente nella nostra quotidianità ci è piombata addosso stravolgendo e modificando la nostra vita, e e i più recenti sconvolgimenti della guerra. Infine, spostando l’attenzione dall’umanità, ci si accorge che la fragilità è una qualifica di molti soggetti differenti che intessono molte relazioni fra loro e l’ambiente in cui vivono, tanto da innescare una riflessione ecologica e sul ruolo dell’uomo nello sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta e nei meccanismi che sono necessari per cercare di porvi un freno.
«E se fosse, sulla soglia, un bene riconoscere fino in fondo la portata della fragilità, per poter da essa trarre, come con la carta, meraviglie e inediti sentieri? Se da quel riconoscimento passasse l’unica possibile ipotesi di felicità?»
Biennale internazionale di opere di carta

In questa biennale, ormai arrivata alla quinta edizione, sono esposte le opere di ottanta artisti internazionali che hanno fatto proprio il tema proposto declinandolo a seconda della propria ricerca e del proprio stile. La cifra stilistica delle opere presentate conferma la vasta accoglienza che ha ricevuto il tema che fa da filo conduttore all’interno della mostra e l’importanza ormai raggiunta da questa manifestazione.
In questa mostra, alle opere esposte si affiancano le realizzazioni di Wallpaper Art create dall’azienda dell’altovicentino Adriani & Rossi. Il progetto di queste carte da parati si basa su intesa tra la curatrice Valeria Bertesina e il titolare dell’impresa e ha dato la possibilità di creare un contatto tra la realtà artistica e quella di produzione industriale in cui queste carte da parati sono state realizzate. L’attuazione della visione condivisa tra curatrice e artigiano si trova nell’ispirazione a nove artisti e alle loro creazioni. Le persone che hanno avuto la possibilità di collaborare alla produzione, compaiono tra quelli esposti nella presente biennale. Il processo si concretizza in questa riproduzione particolare, che è la carta da parati, e accompagna il visitatore lungo il percorso espositivo, contribuendo a creare un ambiente immersivo.
Attraverso questa cooperazione si è instaurato un dialogo che cammina sulla separazione tra opera originale e la sua riproducibilità e che accentua la relazione tra elemento decorativo e creazione artistica.

I molti nomi che sono stati selezionati in questa esposizione, sviluppata nelle sale dei due piani di Palazzo Fogazzaro, offrono diverse interpretazioni del tema proposto dai curatori. I diversi punti di vista presentati, catturano inevitabilmente l’attenzione del visitatore aiutandolo a calarsi all’interno della riflessione condivisa. Gli spunti che una persona può trovare all’interno di “Biennale internazionale di opere di carta”, consentono di instaurare un dialogo sfaccettato e plurimo fra “fragile come carta” e il proprio vissuto personale. Questo confronto accompagna la persona anche dopo che ha lasciato la sede del palazzo in cui si trova l’esposizione.
Consiglio: Se la carta è un mezzo fragile e che non può durare per molto tempo, il messaggio che trasmette rimane impresso nella mente del visitatore per molto tempo.
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